L’ansia e gli attacchi di panico sono in questo periodo pandemico più comuni che mai – sia tra gli adolescenti costretti a casa dalla chiusura delle scuole e senza contatti sociali con i loro coetanei che tra gli adulti, sempre più connessi con il mondo per motivi di lavoro ma anche per abitudine acquisita ed abusata. Già, perchè l’utilità di smartphone e vari della categoria spesso travalica il senso dell’oggetto in sé insinuandosi in modo disturbativo nei nostri momenti di relax: quando si fa sport, prima di dormire, prima o durante la cena ed il pranzo, a passeggio. Nell’intimità.
Lo Sport di qualsiasi genere esso sia arriva in nostro aiuto – essendo un’ ottima terapia naturale utile ad alleviare tensioni e stress accumulato, che se non mitigato sfocia nelle prime due patologie di cui sopra. In che modo il corpo beneficia della pratica sportiva? A livello mentale dopo una seduta dall’allenamento il cervello riascia delle sostanze dette endorfine, simili alla morfina, ma con la differenza che queste ultime sono endogene (prodotte dal nostro corpo) e non dannose. Finito l’allenamento ci sentiamo più rilassati, più felici. L’umore cambia in meglio e l’effetto benessere autoindotto produce una cascata biologico-ormonale positiva.
Chi soffre di pressione alta beneficia di allenamenti “mirati” a bassa intensità. Chi ha problemi glicemici può giovare dal contributo di un allenamento ben strutturato unito ad un’alimentazione equilibrata prescritta dal proprio professionista medico di fiducia. Evitare il fai da te – pericolosa abitudine. Stessa ricetta: alimentazione sana + sport per le persone affette da colesterolemia. Ah, da ricordare che il nostro corpo meno si usa più si usura – contariamente alle macchine. Ma più precisamente ci aggiungo: “usarlo nel modo corretto, nei tempi giusti e con l’intensità adeguata” – specificatamente alla pratica sportiva.
Durante tale pratica per l’appunto, tra le prime cose che si imparano c’è la respirazione nell’atto delle gestualità atletiche. La respirazione come strumento di relax ma anche di efficienza per il miglioramento della performance. Un respiro naturale, non forzato, che porta ossigeno al cuore ed al cervello. Lo sport ci fa sentire vivi. Un corpo più forte è anche un corpo più sano. Gli sportivi disciplinati sanno che per poter essere al top della condizione devono anche riposare adeguatamente. Gli adolescenti dovrebbero dormire almeno nove dieci ore per notte, e gli adulti tra le sette e le otto ore. Alcuni riposano meno e sono efficienti comunque – ma le eccezioni non valgono per tutti. Il sonno perso non si recupera! I medici concordano unanimante sul fatto che la deficienza di sonno si ripercuote negativamente sulla nostra salute peggiorando la qualità della nostra vita. Chi non dorme abbastanza è durante il giorno seguente più nervoso e irritabile. Questo nervosismo accumulato può mutare poi nel tempo in ansia e attacchi di panico.
A questo punto concludendo, direi che una buona formula da applicare per stare meglio è: fare un pò di sport, mangiare sano, riposare. Semplissimo. Lo so non ho scoperto l’acqua calda, solo che: “a volte dobbiamo lavorare, oppure siamo di fretta, o abbiamo altre priorità o perchè siamo pigri, e per queste e per mille altre ragioni ci dimentichiamo che abbiamo una sola vita. E dobbiamo e possiamo decidere, se spenderla in futilità o gioirne attimo per attimo impegnando i nostri preziosissimi momenti al meglio. Per noi e per gli altri.